Prove di tenuta per cisterne e serbatoi interrati

Abbiamo già avuto modo di vedere quanto sia importante l’intervento di bonifica delle cisterne interrate e dei serbatoi per prevenire perdite e successivi danni all’ambiente.

In questo articolo scopriamo cosa sono e a cosa servono le prove di tenuta.

La prova di tenuta serve a verificare la presenza di perdite dei serbatoi o delle tubazioni, con inquinanti che possono disperdersi in ambienti come falde e terreni. Queste prove vanno eseguite sulla base di tempistiche prestabilite e di specifiche normative: chi non le rispetta andrà incontro a ripercussioni sia civili che penali.

Le prove di tenuta devono obbligatoriamente essere effettuate da personale specializzato. È necessario, infatti, che i tecnici abbiano documentata qualifica nell’utilizzo dei metodi di prova con specifica conoscenza delle caratteristiche di pericolosità delle sostanze trattate. ​

 

Le tempistiche

È il Regolamento di Igiene Locale (R.I.L.) a stabilire la cadenza delle prove di tenuta, sulla base del Comune in cui è presente il serbatoio. In assenza di tempistiche stabilite dal R.I.L. o dall’ARPA regionale, la prova di tenuta si può eseguire a partire dal quindicesimo anno.

 

I metodi di prova

La distinzione è tra metodi di prova strumentali e metodi speditivi.


Metodo strumentale
. Si basa sul controllo della tenuta del serbatoio con metodologie valide a livello europeo o internazionale, come quelle riconosciute da UNICHIM – Associazione per l’Unificazione del Settore dell’Industria Chimica. È un metodo applicabile a diversi serbatoi.

Metodo speditivo. Avviene tramite il controllo differenziale del livello del liquido contenuto con la rilevazione contestuale dei valori di temperatura della massa liquida, procedendo per compensazioni dei dislivelli riscontrati. Applicabile a serbatoi con capacità inferiore a 15.000 litri, ha tempi di osservazione più lunghi.

 

Il metodo SDT TANKTEST SYSTEM

Si tratta del metodo strumentale più utilizzato ed efficace, con le tempistiche più brevi. Si basa sulla tecnologia ad ultrasuoni per monitorare e individuare eventuali fuoriuscite o perdite nei serbatoi, garantendo un’ispezione non invasiva, precisa e sicura.

I tecnici posizionano sensori ultrasonici speciali all’interno o all’esterno del serbatoio da ispezionare: viene poi generato un campo di ultrasuoni, che si propagano all’interno del serbatoio. I sensori rilevano eventuali variazioni e alterazioni nel segnale ultrasonico, indicatrici di una possibile perdita. Utilizzando un’asta graduata fissa, inoltre, si misurano i livelli del liquido contenuto all’interno del serbatoio, sia prima che dopo la prova di tenuta. Se il livello del liquido aumenta si è in presenza di una perdita.

 

Perché affidarsi ai professionisti

Le prove di tenuta vengono effettuate da personale tecnico specializzato e con lunga esperienza nel settore: l’esito negativo potrebbe avere gravi conseguenze. Le apparecchiature usate devono inoltre essere certificate CE e da quant’altro richiesto dalla Direttiva 2014/34/UE ATEX. ​

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